L’ampia diffusione delle sigarette elettroniche, con all’attivo un numero sempre maggiore di svapatori, ha portato alla nascita di tutta una serie di parole nuove che sono entrate a far parte di una terminologia legata alla pratica del vaping, una sorta di vocabolario molto caratteristico che è diventato un vero e proprio gergo tipico della cerchia dei fumatori di E-Cig.

Tra i neologismi nati per descrivere e parlare di questa pratica, uno dei più utilizzati e conosciuti è il termine “Dripping”.

Come molte altre parole legate ai nuovi dispositivi elettronici da fumo, anche Dripping arriva dall’inglese: deriva da “to drip” che letteralmente significa “sgocciolare” e rappresenta una specifica tecnica di svapo.

Prima di entrare nell’argomento per raccontarvi in cosa consiste e come si pratica, vogliamo subito specificare che questa tecnica è rivolta soprattutto agli svapatori più esperti e un po’ meno per i vaper alle prime armi.

Cos’è il Dripping con la sigaretta elettronica?

Partiamo prima di tutto dalla definizione di dripper (o RDA), che significa “Rebuildable Dripping Atomizer” e indica l’atomizzatore rigenerabile da dripping, quindi una tipologia di sigaretta elettronica (guarda i migliori atomizzatori in vendita online qui).

Si tratta di un atomizzatore privo di tank, quindi senza il classico serbatoio. L’e-liquid viene versato direttamente sulla resistenza per produrre il vapore, che si concentra così all’interno dell’atomizzatore (senza usare cartucce), mentre il drip tip (bocchino) vicino al filo resistivo permette all’aroma del liquido di arrivare in bocca senza “compromissioni”.

Per questo motivo, la resa aromatica è assolutamente eccellente e intensa e l’hit in gola deciso e potente.

Per svapare con il dripper però è necessario versare il liquido circa ogni 4/5 tiri e bagnare costantemente sia il cotone che la coil per evitare che lo stoppino si bruci: da qui il termine “sgocciolamento”. Proprio per questo motivo, la tecnica del dripping richiede manualità, pazienza e tempo.

Come si fa il Dripping con la sigaretta elettronica?

Adesso che abbiamo capito da dove deriva questa tecnica e che cos’è il dripper, vediamo come si procede per ottenere il dripping.

Lo step 1 è un passaggio abbastanza semplice: dovete aprire il drip tip della vostra E-Cig e posizionare correttamente le resistenze all’interno.

Fatto questo, versate il liquido direttamente sulle coil e sullo stoppino ricordandovi che bastano un paio di gocce: è importante calibrare la perfetta quantità in modo da non seccare l’atomizzatore e, allo stesso tempo, non far fuoriuscire il liquido (eccesso di E-liquid, anche detto  “overdripping”).

Siamo già all’ultimo step: chiudete il drip tip e il gioco è fatto, si può svapare. Ricordatevi che potete fare solo un paio di tiri prima di ripetere l’intera procedura da capo ogni volta.

Un consiglio: il drip tip è estremamente importante se si svapa con il dripper. Optate per una lunghezza media e un materiale che non si surriscaldi troppo, così da non scottarvi al momento di poggiarci sopra le labbra.

Dripping e cloud chasing

Avete già sentito parlare di Cloud Chasing?

Chiamato anche “stunt vaping” o “extreme vaping”, rappresenta una delle tecniche di vaping più ricercate e popolari tra i vaper e consiste nel generare grandi nuvole di vapore molto dense. Si tratta di un trend talmente diffuso tra gli amanti della sigaretta elettronica da essere diventato recentemente un vero e proprio sport in cui gli svapatori competono per creare nuvole di vapore di diverse forme e dimensioni, con effetti scenografici pazzeschi.

Il dripping è legato al cloud chasing perché per produrre gigantesche nuvole, oltre che liquidi con percentuali di glicerina vegetale superiori al 50%, è indispensabile svapare in dripping, così da poter emettere grandi quantità di vapore direttamente in prossimità della bocca.

Perché svapare in dripping?

Trattandosi di una soluzione priva di filtri, il vapore arriva direttamente in bocca senza essere alterato in alcun modo: la percezione dell’aroma risulta quindi molto più intensa e il sapore di ogni nota presente nell’E-liquid è più concentrato e ricco.

Questo permette anche di avere un hit purissimo rispetto alle classiche svapate e di generare una svapata assolutamente soddisfacente.

I benefici non finiscono qui: essendo un dispositivo con pochi componenti (drip tip, batteria e atomizzatore), la manutenzione risulta semplice e rapida rispetto ad altre sigarette con serbatoio e la spesa per la sostituzione dei vari pezzi è decisamente molto bassa, con un grande risparmio economico nel tempo.

Inoltre, la pratica di dover versare il liquido circa ogni 4/5 tiri, pur essendo più lenta rispetto a tutte le altre, permette di poter cambiare sapore con molta rapidità, garantendo così il massimo controllo sulla propria svapata.

Infine, la possibilità di praticare cloud chasing rende l’esperienza dello svapo più divertente e piacevole.

Come svapare in dripping: consigli per farlo alla perfezione

Se volete avvicinarvi a questa tecnica, ci sono alcuni consigli che ci sentiamo di darvi per fare in modo che la vostra svapata in dripping sia al 100% perfetta.

Prima di tutto, non siate parsimoniosi con il liquido e non fatevi prendere dalla pigrizia pensando “posso riuscire a fare ancora qualche tiro prima di ricaricare”. Non aspettate che l’E-liquid si esaurisca, ma intervenite prima: questo vi permetterà di non bruciare le resistenze e non percepire quel fastidioso sapore di bruciato in bocca.

La stessa regola vale anche al contrario: non versate troppo liquido, magari pensando di allungare i tempi tra una ricarica e l’altra, perché in questo caso l’unica conseguenza è di vederlo colare dalla sigaretta elettronica o di ritrovarvelo in bocca, con il rischio di ustionarvi le labbra.

Ultima cosa: ogni volta che maneggiate il drip tip, assicuratevi di posizionarlo correttamente in modo che non rimanga aperto e voi possiate entrare in contatto diretto con le resistenze incandescenti.

Dripping svapo: le nostre conclusioni

Come abbiamo anticipato a inizio articolo, il dripping è una tecnica che richiede molta pratica, pazienza e tempo a disposizione. Per questo motivo non è adatta a tutti, ma riservata ai vaper più esperti.

Inoltre, richiedendo una continua ricarica del liquido, è un rituale che non può essere svolto ovunque, ma sarebbe meglio effettuarlo con calma e tranquillità. Quindi, è una tipologia di svapo non troppo indicata da portarsi in giro.

Possiamo quindi concludere che solo gli svapatori più appassionati, che cercano un’esperienza totalizzante e appagante, possono davvero comprendere a pieno la bellezza dello svapare in Dripping.